fARCI FELICI
Sono laureata in Scienze Naturali e osservo gli esseri umani e i loro comportamenti con curiosità, allo stesso modo degli animali. Me stessa per prima. In natura, nulla avviene per caso, e anche comportamenti che vengono giudicati irrazionali hanno una spiegazione.
Come ogni organismo, dobbiamo adattarci all'ambiente in cui viviamo per sopravvivere. Gli animali si adattano modificando il loro corpo, gli esseri umani hanno adattamenti culturali, rispondono alle sollecitazioni esterne sfruttando la loro intelligenza nel modificare l'ambiente stesso. Per quanto riguarda l'adattamento alla società, nel tempo e in modo differente in ogni parte del mondo, si sono codificate delle regole di convivenza che permettono la vita comune.
CREATURE CHE DEVONO STARE AL PROPRIO POSTO
Alle regole per una pacifica convivenza si affiancano le convenzioni sociali, le tradizioni, le religioni, che da migliaia di anni hanno delle caratteristiche comuni, viste da un punto di vista femminile: servono a tenere le donne al loro posto, o a metterle nel posto in cui fanno comodo. Queste convenzioni, dove possibile, stanno rapidamente cambiando, ma non per tutte e molto spesso si tratta solamente di una facciata ridipinta. Noi donne siamo veramente libere?
TUTTO SOTTO CONTROLLO
Ci si aspetta da una ragazza che studi, lavori, si realizzi, diventi una brava mamma, un'ottima moglie, che se vuole un posto di rilievo debba essere la migliore. Tutte queste aspettative sono realmente compatibili con una vita felice? Comportamenti che non si allineano con quello che la società si aspetta da noi porta ad essere offese, derise, isolate. In un passato non troppo lontano (fino agli anni 70), le cosiddette "pulsioni", come la manifestazione dei propri desideri sessuali, di rabbia e personalità eccentriche, venivano sedate con ricoveri in centri psichiatrici, mutilazioni genitali, arrivando fino alla lobotomizzazione. Per un uomo manifestare un carattere sanguigno forti appetiti sessuali è, ed è sempre stato, motivo di vanto. Ora le cose sono cambiate, in molti luoghi del mondo siamo più libere di esprimerci, di realizzarci e di seguire le nostre passioni anche al di fuori dell'approvazione della società. Ma continuiamo ad essere pesantemente giudicate per i nostri comportamenti "non da brave ragazze", e spesso le aguzzine peggiori sono le donne stesse, cresciute ad immagine e somiglianza della società maschilista dominante. Essere una "donnetta isterica" è tutt'oggi un'offesa delle peggiori, se ti piace fare sesso sei chiaramente o ninfomane, o puttana, non certo una brava ragazza. Le brave ragazze sono controllate, misurate, sono il sogno finale di ogni uomo che abbia fatto abbastanza "esperienze", ovvero che abbia avuto tutte le donne che desidera. Tengono tutto sotto controllo, se stesse, la loro reputazione, il loro fidanzato, almeno fino al matrimonio e finalmente si possono lasciare andare: si permettono di perdere il controllo.
LE "REGOLE" DEL CORPO FEMMINILE
La natura ci ha dotate di un corpo che non sottostà alle rigide regole di un tempo lineare scandito dai bisogni degli uomini. Noi donne abbiamo un nostro orologio biologico interno, regolato da un equilibrio sottile di ormoni, che si avvicendano e influenzano il nostro stato d'animo, l'aspetto fisico, il desiderio sessuale. Un orologio che misura il tempo in cicli, della stessa durata di quelli lunari, e cerca di mantenere un suo equilibrio nonostante lo stress, i mille pensieri, le apparenze da mantenere, il poco tempo che dedichiamo alla cura del corpo e dello spirito e spesso al poco amore per noi stesse. Le mestruazioni sono l'evento visibile che scandisce questo orologio, ma non sono che la minima parte di un susseguirsi di eventi che interessano e mutano il corpo femminile nel corso del mese. Ci sono momenti fecondi, di solito corrispondenti ad un maggior desiderio di fare l'amore e momenti in cui il desiderio è meno forte. Molte di noi, circa una settimana prima delle mestruazioni, iniziano ad essere inquiete, eventi e situazioni che prima venivano tranquillamente affrontati, o ignorati, acquistano più personale. A volte ci sentiamo piene di energia,altre tristi e di umore cupo. Questa è chiamata "sindrome premestruale". Ma a livello di adattamento all'ambiente in cui viviamo, a cosa serve? Come dicevo all'inizio, in natura nulla avviene per caso.
L'UTILITÀ' DELLA SINDROME PREMESTRUALE
Ogni volta che avvertiamo un disagio, il nostro corpo vuole comunicarci qualcosa, che sia a livello fisico o psicologico. Possiamo zittirlo prendendo psicofarmaci, antidolorifici, ormoni, oppure decidere di ascoltare ciò che ha da dirci. Potrebbe essere una carenza di nutrienti come il magnesio. Potrebbe essere il campanello di allarme che ci avvisa di una difficoltà, di quello che io chiamo "il punto debole". In quei giorni, ad esempio, la parte del mio corpo che ha subito maggior stress o sollecitazione duole. Un male al collo improvviso, un dolore continuo al ginocchio, che di solito spariscono magicamente con l'arrivo del menarca.
Perché? Forse per tutto il resto del mese ho ignorato tranquillamente la parte del corpo in questione e i suoi avvisi di stress eccessivo? Nel periodo premestruale un meccanismo di salvezza collegato agli ormoni mi dice di rallentare, cambiare postura, smettere di correre...e col dolore mi costringe a farlo, ad accorgermi di me.
Lo stesso si può dire per i sintomi psicologici. Se all'improvviso diventiamo aggressive nei confronti delle persone che ci sono accanto, non sopportiamo nemmeno la voce di nostro marito, siamo improvvisamente impazzite, oppure qualcosina che non andava c'era già e abbiamo fatto di tutto per ignorarla, per non parlarne con la persona interessata per evitare il problema e poi, con i freni inibitori cancellati dai mutamenti ormonali, siamo esplose come una bomba ad orologeria? E ancora, se all'improvviso sembra che tutto il mondo ce l'abbia con noi, piangiamo per qualunque sciocchezza, siamo ferite da parole e azioni che normalmente non ci sfiorerebbero...non è che per caso siamo un po' depresse in generale e qualche giorno prima del ciclo i sintomi semplicemente si acuiscono e ci dicono, come una spia rossa: donna, qualcosa non va, fermati e chiediti cosa.
LIBERIAMOCI
Se noi donne smettessimo di inibire emozioni e reazioni spontanee per sembrare buone e brave ragazze, smetteremmo anche di risultare intrattabili nei giorni in cui il corpo rifiuta un controllo serrato? Per esperienza personale, quando sono tranquilla e serena, ho il tempo di prendermi cura di me stessa e non sono stressata, la sindrome premestruale diventa una cosa di cui sorridere, un momento in cui per alcuni giorni ho l'appetito di un orco, bevo alcolici senza ubriacarmi, trovo un potere che non immaginavo di avere per creare e ideare, o a volte semplicemente dormo del sonno più profondo del mondo. Ma questa sono io, e ogni donna è diversa e avrà le sue caratteristiche, diciamo così, "illuminate dagli ormoni".
SINCRONIZZIAMOCI
L'uomo che ci ama, che ci frequenta, dovrebbe riconoscere l'evoluzione del nostro ciclo mensile, che si ripete come un rituale: non per potersi difendere dai nostri cambiamenti di umore, non impazziamo, nè ci trasformiamo in altre persone. La sindrome premestruale esiste, ma non fa altro che acuire le criticità esistenti nel resto del mese e diventa molto difficile reprimersi e fingere. Diamo a noi stesse la possibilità di ascoltarci e di entrare per prime in sintonia con il nostro tempo circolare, per poter guidare i nostri compagni alla scoperta del nostro meraviglioso mondo. Ci sono dei sintomi comuni alla maggior parte delle donne, che la nostra App tiene in considerazione per permettervi di offrire alle vostre amate il supporto e la comprensione necessari a farvi considerare l'uomo migliore che potevano incontrare. Le amiche che la hanno provata sono entusiaste, e non vedevano l'ora di fornirla al compagno. Altre si sono un po' offese, il loro uomo non dovrebbe avere bisogno di uno strumento del genere per comprenderle e comportarsi "bene". Altre donne lo riterranno uno strumento maschilista, che pretende di incasellarle e di prevedere il loro comportamento, come se non fossero originali. Questo semplice strumento tiene conto del modo differente in cui pensano uomini e donne e del fatto che, anche se ci piacerebbe tanto, difficilmente un uomo si ricorderà dell'arrivo della sindrome premestruale una volta al mese, e ricordarlo a loro e a noi stesse è più semplice che sperare nei miracoli. Il mio consiglio? Provate. Uomini, utilizzate la App senza dirglielo e se funziona ne beneficeranno anche le compagne più riluttanti. Siamo tutte differenti, ma anche molto simili: renderci felici non è difficile, conoscerci è complicato. Essendo un animale intelligente, ho bisogno di creare l'ambiente ottimale in cui vivere ed esprimermi, senza bisogno di riconoscermi nei modelli di donna e di vita proposti nella società odierna come vincenti. Voglio solo essere felice. Un passo in questa direzione è stato quello di fornire al mio uomo uno strumento per sincronizzare il suo tempo lineare, mese dopo mese, con le mie frequenze cicliche, aiutando l'amore a fiorire e maturare con tranquillità.
Isy
Come ogni organismo, dobbiamo adattarci all'ambiente in cui viviamo per sopravvivere. Gli animali si adattano modificando il loro corpo, gli esseri umani hanno adattamenti culturali, rispondono alle sollecitazioni esterne sfruttando la loro intelligenza nel modificare l'ambiente stesso. Per quanto riguarda l'adattamento alla società, nel tempo e in modo differente in ogni parte del mondo, si sono codificate delle regole di convivenza che permettono la vita comune.
CREATURE CHE DEVONO STARE AL PROPRIO POSTO
Alle regole per una pacifica convivenza si affiancano le convenzioni sociali, le tradizioni, le religioni, che da migliaia di anni hanno delle caratteristiche comuni, viste da un punto di vista femminile: servono a tenere le donne al loro posto, o a metterle nel posto in cui fanno comodo. Queste convenzioni, dove possibile, stanno rapidamente cambiando, ma non per tutte e molto spesso si tratta solamente di una facciata ridipinta. Noi donne siamo veramente libere?
TUTTO SOTTO CONTROLLO
Ci si aspetta da una ragazza che studi, lavori, si realizzi, diventi una brava mamma, un'ottima moglie, che se vuole un posto di rilievo debba essere la migliore. Tutte queste aspettative sono realmente compatibili con una vita felice? Comportamenti che non si allineano con quello che la società si aspetta da noi porta ad essere offese, derise, isolate. In un passato non troppo lontano (fino agli anni 70), le cosiddette "pulsioni", come la manifestazione dei propri desideri sessuali, di rabbia e personalità eccentriche, venivano sedate con ricoveri in centri psichiatrici, mutilazioni genitali, arrivando fino alla lobotomizzazione. Per un uomo manifestare un carattere sanguigno forti appetiti sessuali è, ed è sempre stato, motivo di vanto. Ora le cose sono cambiate, in molti luoghi del mondo siamo più libere di esprimerci, di realizzarci e di seguire le nostre passioni anche al di fuori dell'approvazione della società. Ma continuiamo ad essere pesantemente giudicate per i nostri comportamenti "non da brave ragazze", e spesso le aguzzine peggiori sono le donne stesse, cresciute ad immagine e somiglianza della società maschilista dominante. Essere una "donnetta isterica" è tutt'oggi un'offesa delle peggiori, se ti piace fare sesso sei chiaramente o ninfomane, o puttana, non certo una brava ragazza. Le brave ragazze sono controllate, misurate, sono il sogno finale di ogni uomo che abbia fatto abbastanza "esperienze", ovvero che abbia avuto tutte le donne che desidera. Tengono tutto sotto controllo, se stesse, la loro reputazione, il loro fidanzato, almeno fino al matrimonio e finalmente si possono lasciare andare: si permettono di perdere il controllo.
LE "REGOLE" DEL CORPO FEMMINILE
La natura ci ha dotate di un corpo che non sottostà alle rigide regole di un tempo lineare scandito dai bisogni degli uomini. Noi donne abbiamo un nostro orologio biologico interno, regolato da un equilibrio sottile di ormoni, che si avvicendano e influenzano il nostro stato d'animo, l'aspetto fisico, il desiderio sessuale. Un orologio che misura il tempo in cicli, della stessa durata di quelli lunari, e cerca di mantenere un suo equilibrio nonostante lo stress, i mille pensieri, le apparenze da mantenere, il poco tempo che dedichiamo alla cura del corpo e dello spirito e spesso al poco amore per noi stesse. Le mestruazioni sono l'evento visibile che scandisce questo orologio, ma non sono che la minima parte di un susseguirsi di eventi che interessano e mutano il corpo femminile nel corso del mese. Ci sono momenti fecondi, di solito corrispondenti ad un maggior desiderio di fare l'amore e momenti in cui il desiderio è meno forte. Molte di noi, circa una settimana prima delle mestruazioni, iniziano ad essere inquiete, eventi e situazioni che prima venivano tranquillamente affrontati, o ignorati, acquistano più personale. A volte ci sentiamo piene di energia,altre tristi e di umore cupo. Questa è chiamata "sindrome premestruale". Ma a livello di adattamento all'ambiente in cui viviamo, a cosa serve? Come dicevo all'inizio, in natura nulla avviene per caso.
L'UTILITÀ' DELLA SINDROME PREMESTRUALE
Ogni volta che avvertiamo un disagio, il nostro corpo vuole comunicarci qualcosa, che sia a livello fisico o psicologico. Possiamo zittirlo prendendo psicofarmaci, antidolorifici, ormoni, oppure decidere di ascoltare ciò che ha da dirci. Potrebbe essere una carenza di nutrienti come il magnesio. Potrebbe essere il campanello di allarme che ci avvisa di una difficoltà, di quello che io chiamo "il punto debole". In quei giorni, ad esempio, la parte del mio corpo che ha subito maggior stress o sollecitazione duole. Un male al collo improvviso, un dolore continuo al ginocchio, che di solito spariscono magicamente con l'arrivo del menarca.
Perché? Forse per tutto il resto del mese ho ignorato tranquillamente la parte del corpo in questione e i suoi avvisi di stress eccessivo? Nel periodo premestruale un meccanismo di salvezza collegato agli ormoni mi dice di rallentare, cambiare postura, smettere di correre...e col dolore mi costringe a farlo, ad accorgermi di me.
Lo stesso si può dire per i sintomi psicologici. Se all'improvviso diventiamo aggressive nei confronti delle persone che ci sono accanto, non sopportiamo nemmeno la voce di nostro marito, siamo improvvisamente impazzite, oppure qualcosina che non andava c'era già e abbiamo fatto di tutto per ignorarla, per non parlarne con la persona interessata per evitare il problema e poi, con i freni inibitori cancellati dai mutamenti ormonali, siamo esplose come una bomba ad orologeria? E ancora, se all'improvviso sembra che tutto il mondo ce l'abbia con noi, piangiamo per qualunque sciocchezza, siamo ferite da parole e azioni che normalmente non ci sfiorerebbero...non è che per caso siamo un po' depresse in generale e qualche giorno prima del ciclo i sintomi semplicemente si acuiscono e ci dicono, come una spia rossa: donna, qualcosa non va, fermati e chiediti cosa.
LIBERIAMOCI
Se noi donne smettessimo di inibire emozioni e reazioni spontanee per sembrare buone e brave ragazze, smetteremmo anche di risultare intrattabili nei giorni in cui il corpo rifiuta un controllo serrato? Per esperienza personale, quando sono tranquilla e serena, ho il tempo di prendermi cura di me stessa e non sono stressata, la sindrome premestruale diventa una cosa di cui sorridere, un momento in cui per alcuni giorni ho l'appetito di un orco, bevo alcolici senza ubriacarmi, trovo un potere che non immaginavo di avere per creare e ideare, o a volte semplicemente dormo del sonno più profondo del mondo. Ma questa sono io, e ogni donna è diversa e avrà le sue caratteristiche, diciamo così, "illuminate dagli ormoni".
SINCRONIZZIAMOCI
L'uomo che ci ama, che ci frequenta, dovrebbe riconoscere l'evoluzione del nostro ciclo mensile, che si ripete come un rituale: non per potersi difendere dai nostri cambiamenti di umore, non impazziamo, nè ci trasformiamo in altre persone. La sindrome premestruale esiste, ma non fa altro che acuire le criticità esistenti nel resto del mese e diventa molto difficile reprimersi e fingere. Diamo a noi stesse la possibilità di ascoltarci e di entrare per prime in sintonia con il nostro tempo circolare, per poter guidare i nostri compagni alla scoperta del nostro meraviglioso mondo. Ci sono dei sintomi comuni alla maggior parte delle donne, che la nostra App tiene in considerazione per permettervi di offrire alle vostre amate il supporto e la comprensione necessari a farvi considerare l'uomo migliore che potevano incontrare. Le amiche che la hanno provata sono entusiaste, e non vedevano l'ora di fornirla al compagno. Altre si sono un po' offese, il loro uomo non dovrebbe avere bisogno di uno strumento del genere per comprenderle e comportarsi "bene". Altre donne lo riterranno uno strumento maschilista, che pretende di incasellarle e di prevedere il loro comportamento, come se non fossero originali. Questo semplice strumento tiene conto del modo differente in cui pensano uomini e donne e del fatto che, anche se ci piacerebbe tanto, difficilmente un uomo si ricorderà dell'arrivo della sindrome premestruale una volta al mese, e ricordarlo a loro e a noi stesse è più semplice che sperare nei miracoli. Il mio consiglio? Provate. Uomini, utilizzate la App senza dirglielo e se funziona ne beneficeranno anche le compagne più riluttanti. Siamo tutte differenti, ma anche molto simili: renderci felici non è difficile, conoscerci è complicato. Essendo un animale intelligente, ho bisogno di creare l'ambiente ottimale in cui vivere ed esprimermi, senza bisogno di riconoscermi nei modelli di donna e di vita proposti nella società odierna come vincenti. Voglio solo essere felice. Un passo in questa direzione è stato quello di fornire al mio uomo uno strumento per sincronizzare il suo tempo lineare, mese dopo mese, con le mie frequenze cicliche, aiutando l'amore a fiorire e maturare con tranquillità.
Isy
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"C’è chi vive per farsi amare a tutti i costi, io invece vivo per farmi amare per quel che sono."
M. Strega
M. Strega